Rende, adesso puoi stupire: grande personalità anche in trasferta

rende-2014Sembrava non dovesse nemmeno iscriversi al campionato, in prima istanza. Nonostante i 25.000 euro di bonus per la salvezza raggiunta lo scorso anno, il Rende sarebbe stato vicino a non partecipare alla Serie D 2014/15.

Poi, invece il sussulto d’orgoglio. Un’estate movimentata, senza alcuna certezza, Francesco Piemontese saccheggiato via Palmi.

L’iscrizione arriva, le certezze ai giocatori un pò meno. Ma si va e prima vittoria all’esordio stagionale in Coppa a Taverna di Montalto. Il fattore “Lorenzon” nelle prime giornate di campionato, offuscato da grandi debacle lontano da casa. Poi la svolta decisiva: la risalita biancorossa passa soprattutto dalle ultime prestazioni positive e dagli ultimi risultati ottenuti in trasferta.

Il Rende, dopo undici giornate, si trova sesto, a -1 dall’ultimo posto utile per i playoff. E nelle ultime quattro partite, ha fatto più punti di tutte. Il dato rilevante è anche quello delle reti subìte: soltanto dieci, terza migliori difesa (al pari dell’Hinterreggio), dietro soltanto ad Akragas (9) e la capolista Torrecuso (8).

Proprio contro quest’ultima, i ragazzi di mister Bruno Trocini sono stati molto sfortunati, meritando di portare a casa qualcosa in più rispetto al 2-1 subìto all’ultimo secondo dal capocannoniere Galizia, con i cosentini ridotti in inferiorità numerica per l’espulsione di Ginobili.

Paradossalmente, è stato forse quello il crocevia che ha fatto cambiare direzione alla stagione dei biancorossi, che da quella partita hanno tratto più consapevolezza nei loro mezzi, al cospetto della prima della classe, messa in difficoltà per la maggior parte dei novanta minuti.

A parte, infatti, l’incidente di percorso al fortino “Marco Lorenzon”, rimediato contro la Tiger Brolo ad opera di Sparacello, sempre contro un’altra siciliana (l’Orladina), l’undici di mister Trocini ha colto a Capo D’Orlando una vittoria importantissima, la prima in trasferta di questo campionato, che ha confermato ancora una volta i progressi anche lontano dalle mura amiche.

Ruffo e Fiore hanno regalato i tre punti della svolta, rimandata due domenica prima contro il Torrecuso, ingiustamente per quanto espresso sul campo.

La serie positiva è proseguita ovviamente al “Lorenzon” contro il Noto, fanalino di coda, passando per Reggio Calabria (prezioso 0-0 contro l’Hinterreggio) e continuando a Gioia Tauro, dove una doppietta di Vito Zangaro, sempre più l’uomo di punta dei biancorossi, e una gemma di Piromallo, ha messo al sicuro il risultato, prima della reazione della Gioiese con Antonio Crucitti, l’ultimo ad arrendersi.

I cosentini hanno comunque saputo amministrare il vantaggio sino alla fine con molta maturità, sapendo soffrire, nonostante la superiorità numerica per effetto dell’espulsione di Mimmo Zampaglione per somma di ammonizioni in casa viola. La vittoria al “Polivalente” di Gioia Tauro consacra una squadra (il Rende), di contro la sconfitta condanna l’altra (la Nuova Gioiese), sempre più in crisi.

Proprio la Nuova Gioiese, assieme al Rende, era stata l’ultima calabrese a mollare nei sedicesimi di Coppa Italia Serie D. Se il Rende comunque non ha ottenuto una vittoria più larga, lo si deve al portiere dei viola Panuccio, che ha più volte evitato il peggio. Consapevole dei propri mezzi, ma pur sempre umile il Rende, che con mister Trocini riconosce di non aspettarsi il ritorno dei viola (fuoco di paglia), che avrebbe potuto togliere clamorosamente i tre punti.

Adesso i biancorossi si godono il momento, ma sanno che non c’è tempo per rilassarsi: la prossima sarà già sfida playoff. Al “Marco Lorenzon” arriverà il Marcianise, prima di rituffarsi in un altro derby, quello del 30 Novembre contro il Montalto targato Luca Altomare. L’ultimo precedente risale al primo turno preliminare di Coppa Italia Serie D.

Al triplice fischio del signor Gaetano Massara di Reggio Calabria, quella fu l’unica vittoria in trasferta del Rende grazie ai gol di Fiore e Gigliotti. L’unica, sino all’exploit di Capo d’Orlando, dove il Rende ha iniziato il suo campionato. Pellicori, dimissionario due mesi fa dalla carica di presidente, ne sarà comunque orgoglioso.

Gianluca Trunfio
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