Noto – Rende

PALAZZOLO ACREIDE – Partita vibrante quella giocata tra Noto e Rende, emozioni al cardiopalma sino alla fine. La spuntano i draghi biancorossi, duri a morire e ad arrendersi, vincenti nei minuti di recupero, in gol allo scadere con Giuseppe Benincasa.

Il Rende era passato in svantaggio, ma ha poi saputo meticolosamente e con pazienza, arrivare al pareggio con il subentrato Federico Caruso, in versione Re Leone Llorente. Ci ha poi creduto la squadra allenata da mister Bruno Trocini, incarnando perfettamente lo spirito del tecnico e dei tifosi, giunti numerosi a Palazzolo Acreide, per questa lunga trasferta in terra siciliana, terra che porta bene ai colori rendesi.

I giocatori si sono fermati sotto il settore riservato ai loro tifosi, per tributare questa volta loro l’applauso agli Ultras 1981, che reciprocamente hanno osannato i propri beneamini. Il tutto senza Simone Caruso infortunato e Vito Zangaro squalificato presente in tribuna con i tifosi. Il Noto perde la possibilità di rosicchiare un punto al Sorrento, considerata la vittoria della Battipagliese nello scontro diretto.

Il Rende inanella la quarta vittoria consecutiva dopo le due episodiche battute d’arresto contro Neapolis e Frattese, che hanno intervallato il periodo positivo che durava da ben 13 turni (9 vinte e 4 pareggiate). La striscia di risultati utili consecutivi ha ripreso la sua corsa e non vorrà certo fermarsi sabato, quando i biancorossi riceveranno al Marco Lorenzon i corregionali dell’Hinterreggio, in un derby che verrà trasmesso su Raisport 1 e chiamerà a raccolta tutta la cittadina, in uno stadio che si gremirà di pubblico e di tinte bianche e rosse.

Trocini opta per Azzinnaro al posto di Federico Caruso e schiera Simeri e Gigliotti nel tridente d’attacco. In mediana, ci sono capitan Fiore, al rientro dalla squalifica, Benincasa e Marchio, quest’ultimo preferito a Piromallo, Dietro tornano De Brasi e Musca, conferme per Ruffo e Crispino laterali nella difesa a 4.

Pronti via e sono i granata del Noto però i più pericoloso dopo appena due minuti su corner, ma lo stacco di Cocuzza viene ben arginato da un attento Maximiliano Ginobili, che da quando veste questa maglia sembra rinato, autore anche oggi di una prova eccellente. Al 7′ però è il Rende a provare la soluzione da calcio d’angolo: batte Gigliotti, di testa stacca Fiore, ma Ferla è bravissimo a negargli il gol. Al 10′, sempre da calcio d’angolo Ficarrotta trovava la testa di Cucinotta, ma il pallone diventa invitante per una battuta al volo di piatto destro e si infila alle spalle dell’incolpevole De Brasi.

Al 15′ il Rende prova a reagire: Marchio, che sembra molto ispirato, serve Simeri che calcia rasoterra ma si vede deviare in angolo la sua conclusione. Al 18′ ancora Simeri pericoloso, ma Ferla intuisce e blocca. Al 26′ attimi di paura per Musca, che in un contrasto aereo con Intelisano ha la peggio riportando una ferita allo zigomo. Il successivo intervento dei sanitari risolve la situazione e permette al centralone calabrese di poter essere ancora della partita. Al 42′ ancora Simeri prova a ripetere l’invenzione di Capo d’Orlando, ma il suo tiro si spegne sul fondo.

Nella ripresa, il Rende torna in campo con tutt’altro atteggiamento. Trocini ridisegna il quadro tattico biancorosso, inserendo Federico Caruso al posto di Francesco Ruffo, passando ad un tema ancora più offensivo. AL 55′ è proprio il lungagnone calabrese a pareggiare i conti su un cross di Gigliotti dalla destra, anticipando di testa Petrassi e scaraventando in rete il gol della convinzione, più che speranza. Il Rende infatti c’è ed è vivo.

Al 65′ Cocuzza prova balisticamente a sorprendere De Brasi, che sulla rovesciata volante respinge con i pugni l’insidia. Al 68′ gli ospiti potrebbero passare in vantaggio, con Simeri che prova un pallonetto che stava per castigare la Tiger Brolo prima dell’invenzione del 2-1. Il risultato, cercato e voluto, sarebbe lo stesso, come la giocata che ha freddato Ferla, se non fosse stata troppo alta la traiettoria. Giocata che avrebbe meritato maggiore fortuna. Al 72′, azioni concitate in area di rigore biancorossa, serie di batti e ribatti, ma Saluto spreca depositando a lato. Dieci minuti più tardi, il nuovo entrato Piromallo, fa treta metri palla al piede, maramaldeggiando tra gli avversari, poi calcia forte, ma a differenza dell’impresa realizzata contro la Nuova Gioiese all’andata, si vede neutralizzare la conclusione dal bravo Ferla, che si oppone in tuffo prodigioso. Al 90′ Caci guadagna anzitempo gli spogliatoi per doppia ammonizione. Il signor Turchet di Pordenone infatti decreta 4′ di recupero. Al 91′ seconda espulsione per il Noto autolesionista: Peluso commette un brutto fallo su Simeri, meritevole di rosso diretto, che però arriva per le assurde proteste conseguenti l’ammonizione per gioco falloso. Si perde tantissimo tempo e l’arbitro allunga il recupero. Ai titoli di coda, l’impresa del Rende: punizione di capitan Fiore, la difesa del Noto pensa di aver sventato la minaccia, ma Benincasa è il primo ad arrivare sul pallone vagante e a calciare al volo al 96′ per il gol della vittoria. Il 34enne Benincasa ricorda un pò Pirlo contro il Torino. Lui, Giuseppe Benincasa, il playmaker del grande Rende, la storia del calcio dilettantistico calabrese, che tante belle pagine ha regalato ai colori biancorossi e non solo. Se lo ricordano bene anche nell’Hinterreggio. Squadra che farà visita al Lorenzon questo sabato, e rivedrà da avversari anche Maximiliano Ginobili, Antonio Crispino e Denny Gigliotti.

Il Rende rosicchia due punti all’Akragas, si mantiene al terzo posto e dà per l’ennesima volta un gran segnale. Anche contro tutto e tutti, al di là di ogni avversità, la squadra del presidente Coscarella è pronta a dare battaglia sino alla fine con i suoi incommensurabili tifosi al seguito, per un sogno chiamato Lega Pro.

NOTO-RENDE 1-2

Marcatori: 10′ Cucinotta, 55′ Caruso F., 96′ Benincasa

NOTO:
Ferla, Petrassi (69′ Bostal), Peluso, Primo (86′ Kabangu), Cucinotta, Marino, Saluto, Caci, Ficarrotta, Cocuzza, Intelisano.
Allenatore: Strianese

RENDE:
De Brasi, Ruffo (53′ Caruso), Crispino, Benincasa, Musca, Ginobili, Gigliotti, Fiore, Marchio (70′ Piromallo), Azzinnaro (91′ Benvenuto), Simeri.
Allenatore: Trocini

Arbitro: sig. Turchet di Pordenone

Note: spettatori 300 circa, di cui 50 rendesi.
Ammoniti: Primo, Caci, Ferla, Peluso, Intelisano (N); Marchio (R).
Espulsi: 90′ Caci, 91′ Peluso, 96′ Cordeddu (dalla panchina).
Angoli: 7-7.
Recupero: 2′ e 4′ (+4′)

Gianluca Trunfio
reggiocalabria.iamcalcio.it