Il Milan festeggerà domenica prossima i 125 anni di storia del club. Adriano Galliani ne è stato protagonista assoluto. Questo episodio la dice tutta sulla passione dell’ex dirigente rossonero
Una prima parte di stagione decisamente difficile per Adriano Galliani con il Monza relegato al penultimo posto della classifica, un piazzamento ben al di sotto delle aspettative considerate le potenzialità dell’organico a disposizione di Alessandro Nesta.
Galliani e Nesta che sono stati due dei grandi protagonisti della storia recente del Milan. Domenica sera, prima del calcio di inizio del match contro il Genoa, il club rossonero festeggerà a San Siro i 125 anni di storia del club. Tanti gli ospiti presenti alla cerimonia. Tra questi Van Basten, Gullit e Rijkaard, Franco Baresi, Filippo Inzaghi, Fabio Capello, Andrji Shevchenko, Clarence Seedorf e altri ancora per un momento che farà certamente dimenticare, almeno per pochi minuti, le attuali difficoltà della squadra di Fonseca.
Non dovrebbe esserci Adriano Galliani, impegnato con il Monza nel match delle 12.30 a Lecce. Con il pensiero, comunque, l’ex dirigente rossonero sarà certamente proiettato alla festa di San Siro e non potrebbe essere altrimenti, considerato il suo contributo alle vittorie del Milan negli anni della presidenza Berlusconi.
Adriano Galliani, la rivelazione che commuove i tifosi del Milan
Tra i tanti campioni portati da Galliani al Milan, una menzione speciale la merita sicuramente Kakà. Il brasiliano ha lasciato un ricordo indelebile nei tifosi rossoneri che, con lui, hanno gioito per le vittorie di una Champions League, di uno Scudetto, di un Mondiale per Club, di una Supercoppa Italiana e di una Supercoppa Europea, tutti trofei conquistati con Ancelotti allenatore.
L’esperienza di Kakà al Milan si è conclusa nel 2009. Dopo aver sfiorato l’addio nel mercato di gennaio con l’offerta del Manchester City rifiutata dal presidente Berlusconi, l’ex Pallone d’Oro, l’estate successiva ha scelto il Real Madrid per proseguire la sua carriera. Un trasferimento doloroso per Galliani, legatissimo a Kakà anche a livello personale. Lo conferma il racconto di Carlo Pellegatti. Il giornalista, grande tifoso rossonero, ha raccontato cosa è accaduto in un intervento sul podcast Centrocampo.
“Il dolore è stato rinviato solo di qualche mese – svela Pellegatti – perché il presidente Berlusconi non poteva sostenere più quelle spese. Poi c’è l’episodio di Galliani che piange. Quando era a parlare con Florentino Perez, a un certo punto mentre stanno firmando si commuove e gli scende qualche lacrima.”
Di fronte alla commozione del dirigente, Perez pensa anche di annullare l’affare ma Galliani non può rifiutarsi. “Perez – prosegue Pellegatti nel suo racconto – gli dice che se stiamo a questi livelli, non c’è problema, non firmiamo. E lui fa, quello che piange è l’uomo Galliani, ma il dirigente deve fare il lavoro del dirigente.”
Nel 2013, Galliani riporta Kakà al Milan dopo l’esperienza tutt’altro che esaltante con il Real Madrid. Come tanti altri ritorni nella storia del calcio, anche quello del brasiliano si è rivelato insoddisfacente. Al termine della stagione 2013-14, Kakà lascia definitivamente il Milan e torna in patria al San Paolo, stavolta senza lacrime ma con la certezza di un legame indissolubile con il club rossonero.
